Ogni anno, solitamente nel mese di aprile, migliaia di persone assistono con fervore alla ormai nota manifestazione Ericina, da qualche anno inserita nel calendario delle cronoscalate internazionali. La Cronoscalata del Monte Erice segue un percorso di circa 6 km molto coinvolgente soprattutto per coloro che amano la velocità e le competizioni. Il tragitto è in salita e presenta molte curve. Dalla valle alla vetta, ovvero da Valderice fino al rettilineo posto nei pressi del complesso monumentale San Giovanni di Erice. La Cronoscalata del Monte Erice ha festeggiato nel 2007, la sua 50° edizione. L’affluenza degli iscritti è stata enorme, hanno partecipato anche piloti stranieri e la categoria auto storiche. Da sempre è stata valida come prima prova del Campionato Italiano di Velocità Montagna. Per chi volesse visitare Erice durante la Manifestazione, è possibile raggiungerla attraverso la funivia, un modo in più per osservare lo splendido panorama dall’alto.
Il Cous Cous Fest è il Festival internazionale dell’integrazione culturale, un importante appuntamento che si rinnova da quindici anni, coinvolgendo nella sua atmosfera festosa tutti i paesi dell’area euro-mediterranea e non solo. Protagonista indiscusso dell’evento è il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione. Momento centrale e’ la gara gastronomica internazionale alla quale partecipano chef provenienti da tutto il mondo.
La processione trapanese dei Misteri del Venerdì Santo rappresenta un complesso di succedersi d’eventi che, nel corso di quattrocento anni, pur modificando la componente esteriore e spettacolare, ha mantenuto intatti il valore spirituale ed il profondo legame tra la processione e la città. La processione composta da 18 gruppi sacri e 2 simulacri, ha inizio alle 14 del venerdì santo, per concludersi ventiquattro ore dopo. Viene considerata la più lunga manifestazione religiosa italiana dopo la Sagra di sant’Efisio che dura ben 4 giorni, e soprattutto una tra le più antiche . La processione che parte dalla Chiesa delle Anime del Purgatorio, percorre le principali vie cittadine.
Una coloratissima kermesse di aquiloni che inonda il cielo di San Vito Lo Capo. Sulla spiaggia si esibiscono i migliori campioni di aquiloni acrobatici, dando spettacolo con evoluzioni incredibili. Non mancano appuntamenti musicali, animazione per bambini…..
Un festival che riaccende l’atmosfera degli antichi mercati, un concentrato di sapori, odori, colori, voci che, ogni anno, travolge il centro storico di Trapani.
Questo e tanto altro è Stragusto, l’evento che celebra il cibo da strada del Mediterraneo, in programma anche quest’anno, a fine luglio nella piazza dell’antico Mercato del Pesce, un luogo suggestivo e unico, che rivive nella sua dimensione naturale per accogliere i tanti turisti e appassionati.
Una grande festa che offre ai visitatori atmosfere uniche, da vivere, assaporare e raccontare…
Un percorso ideale dove gusto, cultura e tradizioni si intrecciano e dove si potranno degustare tipicità provenienti da diversi luoghi della nostra penisola e dai paesi esteri. Sono tantissime le specialità che caratterizzano l’itinerario goloso della manifestazione: tipicità palermitane, trapanesi, pugliesi, toscane, tunisine, catanesi, ragusane, del Madagascar, rumene e tanto altro! Fra le novità anche l’area Wine Tasting, con i migliori vini del territorio, imperdibile al tramonto, dalla splendida terrazza delle mura di Tramontana.
Un evento da non perdere che per cinque giorni renderà Trapani la capitale del gusto del Mediterraneo.
I sfinci di patate sono una preparazione dolce, tipicamente siciliana. In particolare, nella provincia di Trapani questi gustosissimi dolcetti vengono serviti accompagnati con del mosto cotto. Un’accoppiata formidabile che regala al palato delle sensazioni uniche.
Ingredienti
- 300 gr di farina 00
- 300 gr di patate
- 1/2 bicchiere di latte
- 2 uova
- 10 gr di lievito di birra
- un pizzico di sale
- abbondante olio per friggere
- mosto cotto
- zucchero
La pasta con le sarde (pasta chî sardi in siciliano) è un piatto tipico della cucina siciliana,è un piatto stagionale: si può preparare da marzo a settembre e cioè nell’unico periodo dell’anno in cui si trovano al mercato le sarde fresche ed è possibile raccogliere nei campi il finocchio selvatico. Esistono molte varianti. Una tra le più importanti è la pasta con le sarde alla trappitara, ricetta gelosamente custodita da famiglie marinare di Trapani.
Ingredienti per 4 persone
- 320 g di bucatini
- 600 g di sarde freschissime
- 4 acciughe (o sarde) sotto sale o sottolio
- 250 g di finocchio selvatico
- 50 g di pinoli
- 50 g di uvetta sultanina
- 50 g mandorle
- 4 cucchiai di pane grattugiato
- 70 g di cipolla bianca o cipollotti
- 1 spicchio di aglio
- 1 bustina di zafferano
- olio extravergine di oliva
- pepe nero di mulinello
In Sicilia, a Trapani, e nelle zone limitrofe come Favignana e San Vito Lo Capo, (cuscusu in dialetto), è divenuto di uso quasi quotidiano. La semola è incocciata e poi cotta a vapore in una speciale pentola forata di terracotta smaltata. Ma il condimento, a differenza di quello magrebino, è la Ghiotta, un brodetto di pesce misto di (scorfano rosso, scorfano nero, cernia, pesce San Pietro, vopa, gallinella, luvaro, e anguilla delle saline della zona, insieme a qualche gambero o scampo). La versione originale del cuscus richiede, oltre la semola a grana gossa, particolari utensili, fra i quali la “mafaradda” (è un apposito contenitore di terracotta verniciata a pareti ricurve e fondo piatto, in cui vengono legati i granelli di semola) e la cuscusiera, ovvero la “pignatta di cùscu-su” (che è una specie di tegame di terracotta verniciata con tanti fori). Noi vi descriveremo i due procedimenti. Nel primo, per semplicità, utilizzeremo il cuscus precotto e utensili facilmente reperibili in cucina; nel secondo procedimento descriveremo invece il metodo tradizionale. È certo comunque il risultato, che sarà sorprendente, poiché questa è una pietanza unica nel suo genere in tutta la cucina italiana.
Ingredienti
- 250 grammi di cuscus precotto (si trova facilmente nei supermercati)
- 1 kg di pesci da brodo di varie qualità (scorfani, dentici, triglie, orate, gamberi, ecc.)
- Olio extravergine d’oliva
- Una noce di burro
- 2 carote
- 2 gambi di sedano
- 2 cipolle
- 1 spicchio d’aglio
- Un mazzetto di prezzemolo
- Una foglia di alloro
- 3 – 4 pomodori maturi pelati tagliati a dadini (oppure i pelati già pronti)
- Una bustina di zafferano
- 50 grammi di mandorle tritate
- Sale e pepe q.b.
- Un pizzico di paprika
- Peperoncino se lo gradite
Gli arancini di riso (o arancine), vanto della cucina siciliana, sono dei piccoli timballi adatti ad essere consumati sia come spuntino che come antipasto, primo piatto o addirittura piatto unico. In Sicilia si trovano ovunque e in ogni momento, sempre caldi e fragranti nelle molte friggitorie: di città in città spesso cambiano forma e dimensioni, assumendo fattezze ovali, a pera o rotonde, a seconda del ripieno, che spesso è vario. Si possono trovare arancini al ragù, al prosciutto, al formaggio, alla ricotta e spinaci… e così via!
Ingredienti
- 1,300 kg di riso superfino arboreo (oggi si può reperire quello adatto per arancine e sformati). Con queste dosi si ottengono circa venti arancine
- Tre litri circa di brodo di carne o vegetale
- 1 cipolla
- 100 grammi di burro
- 2 bustine di zafferano (meglio ancora quello in fili)
- 250 grammi parmigiano grattugiato
- 200 grammi di primo sale tagliato a cubetti
- Olio di semi di mais per friggere
- Pangrattato abbondante
Per il ragù di carne
- 400 grammi tritato di carne di manzo
- 1 cipolla
- 100 grammi concentrato di pomodoro
- 50 grammi di parmigiano grattugiato
- 2 foglie di alloro
- 2 chiodi di garofano
- 200 grammi di piselli freschi al netto delle bucce (vanno bene anche i pisellini surgelati)
- Olio extra vergine d’olive
- ½ bicchiere di vino bianco
- Sale e pepe q.b.
La pizza tipica trapanese o comunque quella conosciuta solo nella zone della sicilia occidentale è la “rianata”. Il nome deriva dall’uso abbondante dell’origano (in dialetto origano si dice “ariano”). Questa pizza, di forma spessa, è venduta sia nei panifici che nelle pizzerie.
Ingredienti
Dosi per la Pasta
- 500 farina di garno duro
- 20 lievito birra
- mezzo bicchiere d’acqua
- un cucchiaio di olio
- sale
Ripieno
- 300 pomodori maturi
- 2 acciughe sott’olio
- 2 spicchi d’aglio
- 50 pecorino grattugiato